Identità sessuale, migrazioni, rapporto tra tecnologia e natura, i grandi temi contemporanei in una narrazione in cui realtà e fantasia non vogliono più distinguersi, perché nel loro mescolarsi nasce uno strumento di massima libertà. In una Tokyo tropicale e surriscaldata giungono un ragazzo e una ragazza che hanno in comune un passato straordinario, sono riusciti a sopravvivere su un’isola deserta. Riportati alla civiltà, le loro vite prenderanno strade diverse, ma finiranno per convergere di nuovo nel caos elettrizzante e tossico della capitale giapponese. Assieme vorranno sognare un cammino comune e imporre la loro diversità a un mondo condannato a un doloroso e inarrestabile declino. Un romanzo di formazione del XXI secolo. All’inizio è l’eden, l’incanto di un’isola in cui l’uomo sembra non aver lasciato traccia. Ma durerà poco, perché al contrario l’attività umana ha stravolto il mondo. Tokyo è diventata una metropoli surriscaldata e impazzita, in cui la natura non ha più regole, i ciliegi sono sempre in fiore, zanzare e insetti trasmettono ogni tipo di malattia tropicale. Tutto è ostile, anche il clima politico: la suscettibilità verso gli stranieri è altissima, l’immigrazione clandestina ha cambiato il volto della società, e va combattuta a ogni costo. Può sembrare un romanzo distopico, di pura immaginazione, invece, nel rovesciamento paradossale che appartiene a ogni finzione letteraria, molto è vero. Sono veri i luoghi, le strade, le tensioni e le atmosfere che vediamo noi stessi nelle nostre città. Più che vero è il ritratto della sensibilità dei personaggi, dei ragazzi che sono al centro di una storia unica, quasi una nuova declinazione del realismo magico, in cui convergono fumetto manga e furore punk, per creare un romanzo di formazione del XXI secolo. I protagonisti hanno in comune un passato straordinario. Sono dei sopravvissuti, grazie al loro istinto e a un’intuizione profonda dei ritmi e delle regole della natura. Riportati alla civiltà, le loro vite prenderanno strade diverse, ma finiranno per convergere nel caos elettrizzante e tossico della capitale giapponese. Lei è ribelle e carismatica, lui solitario e introverso. Assieme vorranno sognare un cammino comune e imporre la loro diversità a un mondo condannato a un doloroso e inarrestabile declino.
Tokyo Soundtrack racconta la felicità perduta, il linguaggio del corpo e dell’indipendenza, e poi la collera politica, la frustrazione, la rivolta. Con la voce dell’instabile sensibilità letteraria di questi anni Furukawa affronta temi contemporanei, l’identità sessuale, le migrazioni, il rapporto tra tecnologia e natura, all’interno di una narrazione in cui realtà e fantasia non vogliono più distinguersi, perché nel loro mescolarsi nasce uno strumento di massima libertà.