Ci sono eventi che non puoi controllare e che, da un giorno all'altro, possono sconvolgerti la vita, lasciandoti senza fiato. È quello che accade a Cecilia, una giovane donna che si trova ad affrontare la malattia della madre e ad assisterla nel suo calvario ospedaliero. Un percorso regolato da precise leggi di sterilità: mettere la mascherina, infilare i calzari, disinfettarsi le mani, evitare la contaminazione. Quando tutto ciò finisce Cecilia intuisce, in maniera quasi casuale, che lei stessa ha bisogno di altre regole, ed è il suo corpo che glielo richiede. Comincia così un percorso di esplorazione sessuale che è anche la scoperta di una comunità, quella BDSM, dove vigono parametri precisi (richieste di gioco, limiti da travalicare, safeword) e nuovi strumenti (frustini, corde, collari). Senza respiro è un esordio potente e del tutto anomalo, diviso in due parti tanto differenti da lasciare quasi sbigottito il lettore. Una storia nella quale il sesso diventa un inedito strumento di elaborazione del lutto, da affrontare con lucidità e determinazione. Un romanzo sul controllo: del proprio fiato, del proprio piacere, della propria vita. Per farci capire che esistono molti modi, a volte anche impensabili, per arrivare alla propria rinascita.