«Lo si sentiva nell’aria: qualcosa di terribile stava per succedere». Enid e Alfred Lambert trascinano le giornate accumulando oggetti, ricordi, delusioni e frustrazioni del loro matrimonio: l’uno in preda ai sintomi di un Parkinson che preferisce ignorare, l’altra con il desiderio, ormai diventato scopo di vita, di radunare per un «ultimo» Natale i tre figli allevati secondo le regole e i valori dell’America del dopoguerra, attenti a «correggere» ogni deviazione dal «giusto». Gary, dirigente di banca, vittima di una depressione strisciante e di una moglie infantile; Chip che ha perso il posto all’università per «comportamento sessuale scorretto»; Denise, chef di successo con una vita privata, secondo i canoni dei Lambert, molto discutibile. Il temporale annunciato spazzerà via molte cose di valore ma ne restituirà altre piú limpide. Un grande romanzo che si legge d’un fiato, ricco di umorismo e umanità e al tempo stesso duramente critico verso la società contemporanea e i suoi pochi, incerti valori. Impossibile non riconoscere che i Lambert siamo noi: in un momento della nostra vita, in qualsiasi luogo del primo mondo.