La serie dei Malaussène: sette romanzi, oltre 5 milioni di copie vendute, più di 400 edizioni. La grande attesa è finita. La famiglia più amata di Parigi sta per tornare. Il grande finale, esilarante e apocalittico. «Non sapevo che i miei ragazzi avessero rischiato di farsi ammazzare nel caso Lapietà. Quando ho scoperto che c’era di mezzo Nonnino, ho capito una cosa: chi non conosce Nonnino non sa di cosa è capace l’essere umano.» - Benjamin Malaussène «Fuochi d’artificio per dire addio a Benjamin e alla sua tribù.» - Le Temps «Quando si comincia un libro del ciclo dei Malaussène, soprattutto se uno degli ultimi, ancora più soprattutto se è l’ultimo, si deve mettere in conto che ci si troverà immersi in una grandiosa, affascinante e rocambolesca baraonda.» - Alessandro Tacchino per Maremosso La mano di Nonnino si posa sulla testa del ragazzo. “Niente panico, eh? I Malaussène son roba facile. Loro, almeno, sappiamo dove stanno.”
Kebir ha un attimo di esitazione prima di chiedere: “Ci vado da solo?”.
Nonnino gli concede il suo sorriso bonario. “No, piccolo, non preoccuparti, ti do tre uomini.”
Kebir sente il freddo dell’anello. “Vai tranquillo,” mormora Nonnino. “Quando sei sul posto, poi, ti concentri bene. La cosa importante è il risultato. Li beccate, recuperate la Schoeltzer, e poi…” Nonnino gli ha afferrato l’orecchio. “E poi finisci di far pulizia.” Una pausa. “Li elimini. Tutti e tre. Anche la ragazzina.” Gli tira piano il lobo. “Perché un testimone, Kebir mio, testimonia.”