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Sellerio

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Brighton Rock

Graham Greene
Graham Greene
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€ 16,00 

Brighton, anni Trenta. Una lotta tra bande criminali infuria nell’oscuro mondo sotterraneo della cittadina, tra corse di cavalli, racket, sesso e povertà. Un omicidio spietato, un gangster da incastrare, una detective inconsueta e una testimone da proteggere in un thriller avvincente con una trama doppia e nerissima che racconta un mondo di solitudine e paura, di una vita vissuta sul «bordo pericoloso delle cose». Hale, un piccolo giornalista prestato più alle campagne pubblicitarie che non ai reportage, sa di dover morire, una volta sceso alla stazione di Brighton - la Brighton colorata delle vacanze inglesi ma che qui diventa, grazie al tocco pittorico della penna di Graham Greene, un labirinto cupo e grigio, una perfetta «Greeneland». La fine violenta di Hale è dettata da una lotta tra bande criminali, e diventa il motivo scatenante di una trama doppia e nerissima. Da un lato l'indagine della strana Ida Arnold che vuole svelare l'omicidio. Ida è una specie di materialista magica, è atea ma devota a piccoli rituali superstiziosi. Dall'altro lato c'è Pinkie, il Ragazzo, il vero protagonista, che si trova a essere un giovanissimo capobanda. Con tutti i mezzi, con nuove efferatezze agisce per coprire le tracce. A questo scopo seduce la piccola Rose, pericolosa testimone. Pinkie è un sociopatico, un ossessivo: un asceta del male cattolicissimo vocato a una terribile redenzione al contrario. E Rose è la vittima ambigua che lo accompagna nella sua visione, fino alla fine impensabile e inquietante. Una delle grandezze della creatività di Graham Greene che attrae e turba, è quella di costruire polizieschi che sono anche spietate indagini morali. Forse più in questo che in altri suoi romanzi, che costò all'autore l'etichetta di scrittore cattolico e un poco eretico. Quello che gli interessa è avvincere il lettore nella storia costringendolo a guardare a cruciali opposizioni: come quella tra giusto-sbagliato contro bene-male, oppure quella tra la misericordia e i suoi misteriosi limiti. «Pubblicato nel 1938, che cosa è - anche - Brighton Rock in anni nei quali si può dire che ogni libro di Greene sia un presagio di quanto sta per succedere in Europa? La carriera di Pinkie si fa leggere anche come uno scongiuro, chissà se e fin dove inconsapevole, sulla resistibile ascesa di un Hitler in erba, che qui è cresciuto nelle scuole popolari inglesi e nello sprofondo della città più sbarazzina d'Inghilterra» (Domenico Scarpa nella Nota al volume).

Riguardo al libro
Brighton, anni Trenta. Una lotta tra bande criminali infuria nell’oscuro mondo sotterraneo della cittadina, tra corse di cavalli, racket, sesso e povertà. Un omicidio spietato, un gangster da incastrare, una detective inconsueta e una testimone da proteggere in un thriller avvincente con una trama doppia e nerissima che racconta un mondo di solitudine e paura, di una vita vissuta sul «bordo pericoloso delle cose». Hale, un piccolo giornalista prestato più alle campagne pubblicitarie che non ai reportage, sa di dover morire, una volta sceso alla stazione di Brighton - la Brighton colorata delle vacanze inglesi ma che qui diventa, grazie al tocco pittorico della penna di Graham Greene, un labirinto cupo e grigio, una perfetta «Greeneland». La fine violenta di Hale è dettata da una lotta tra bande criminali, e diventa il motivo scatenante di una trama doppia e nerissima. Da un lato l'indagine della strana Ida Arnold che vuole svelare l'omicidio. Ida è una specie di materialista magica, è atea ma devota a piccoli rituali superstiziosi. Dall'altro lato c'è Pinkie, il Ragazzo, il vero protagonista, che si trova a essere un giovanissimo capobanda. Con tutti i mezzi, con nuove efferatezze agisce per coprire le tracce. A questo scopo seduce la piccola Rose, pericolosa testimone. Pinkie è un sociopatico, un ossessivo: un asceta del male cattolicissimo vocato a una terribile redenzione al contrario. E Rose è la vittima ambigua che lo accompagna nella sua visione, fino alla fine impensabile e inquietante. Una delle grandezze della creatività di Graham Greene che attrae e turba, è quella di costruire polizieschi che sono anche spietate indagini morali. Forse più in questo che in altri suoi romanzi, che costò all'autore l'etichetta di scrittore cattolico e un poco eretico. Quello che gli interessa è avvincere il lettore nella storia costringendolo a guardare a cruciali opposizioni: come quella tra giusto-sbagliato contro bene-male, oppure quella tra la misericordia e i suoi misteriosi limiti. «Pubblicato nel 1938, che cosa è - anche - Brighton Rock in anni nei quali si può dire che ogni libro di Greene sia un presagio di quanto sta per succedere in Europa? La carriera di Pinkie si fa leggere anche come uno scongiuro, chissà se e fin dove inconsapevole, sulla resistibile ascesa di un Hitler in erba, che qui è cresciuto nelle scuole popolari inglesi e nello sprofondo della città più sbarazzina d'Inghilterra» (Domenico Scarpa nella Nota al volume).
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